Giovedì 29 aprile alle 21.00 debutterà su Youtube il mio nuovo docufilm “Assmà porta il velo, gioca a calcio”.
Per veder il film clicca il link e attiva il promemoria:
https://youtu.be/TOaYcFeKqtk
Il film sarà trasmesso sulla mia pagina Youtube, e sarà seguito da un dibattito condotto dal portavoce di Amnesty International Italia (che ha patrocinato il lavoro) Riccardo Noury, al quale prenderanno parte la giovane protagonista del film, Assmà Haddadi, il presidente di Sport4Society Luca Musumeci, e il sottoscritto.
Così veniva presentato, alla vigilia del suo debutto, La voce del Bosco, il film documentario ambientato tra le vallate dolomitiche dell’Agordino, colpite nell’autunno le 2018 dalla tempesta Vaia.
Dalla prima assoluta al Teatro Comunale di Belluno del 29 ottobre 2019, passando per i due sold-out di Fondazione Benetton (a Treviso), tutte le repliche del documentario hanno registrato un grandissimo interesse da parte del pubblico. Ed ora eccolo disponibile on-line.
Un testimonial più accreditato non lo potevamo trovare: Carlin Petrini e Slow Food hanno patrocinato Cresceranno le siepi, il film documentario che racconta le storie di tanti contadini veneti che hanno scelto la strada dell’agroecologia, nel rispetto dell’ambiente e delle persone.
Anche il Corriere Extra, inserto del Corriere della Sera, si è occupato di Cresceranno le siepi e dei tanti esempi di agricoltura “etica” a cui dà voce! In foto vede il regista Dimitri Feltrin, la contadina/educatrice Mariangela Bucciol (anche coautrice del film) e il “veterano” del bio Luciano Pietrobon.
Simbolo di ingegno e di umanità, il pensionato Ottorino Saccon diventa Il Viandante del Sole che porta cucine solari e orti in sacco nelle aride e selvagge lande del Kenya. Un inno alla vita nobilitata dall’amore per il genere umano.
(La Tribuna di Treviso del 05/02/2005)
Ottobre 2018. La giuria del Festival FiatiCorti, presieduta dal filosofo Umberto Curi, assegna ad “Asfalto#01 – Pensare metà” il premio come miglior cortometraggio veneto “per la forza del racconto e l’urgenza stilistica e narrativa con cui fotografa il nostro territorio”. Un lavoro ancora più che attuale, che continua a far riflettere sui “costi umani” della Superstrada Pedemontana Veneta e delle grandi opere in generale.
(Il Gazzettino di Treviso – 27/10/2018)